L’anno che ci lasciamo alle spalle, nonostante le numerose scadenze elettorali, ha visto una forte intensificazione dell’attività politico – amministrativa e si conclude positivamente con l’approvazione da parte della Giunta regionale di tre avvisi pubblici, che prevedono agevolazioni per le imprese che assumono ed assegni formativi per i giovani laureati. Si apre di fatto una nuova fase della politica regionale con provvedimenti che, sia pure con effetti per ora limitati e con aspetti certamente da approfondire, rappresentano il concreto avvio del Patto con i giovani e del Pigi, strumenti integrati della politica attiva del lavoro capaci di creare nuove prospettive in termini di occupazione e di sviluppo.

Nell’avvio della legislatura il governo regionale ha cercato di ridefinire e aggiornare gli strumenti di governo per affrontare nel migliore dei modi il nuovo periodo di programmazione comunitaria 2007/2013, che richiederà certamente di consolidare le performance positive già realizzate dalla Basilicata, rafforzando gli indirizzi strategici e qualificando maggiormente la spesa. L’avvio del processo di riorganizzazione degli enti sub-regionali e l’approvazione delle leggi sul sostegno all’università e sulla istituzione della società energetica lucana chiudono questo periodo iniziale, consegnando alla Giunta e al Consiglio regionale, oltre che alla dialettica politica, alcuni strumenti nuovi per realizzare efficaci politiche per il lavoro.

In questo contesto si inseriscono provvedimenti quali gli avvisi approvati dalla Giunta, che forniscono incentivi per l’assunzione a tempo indeterminato dei giovani che hanno partecipato ai bandi delle work experience e di quelli con più di 29 anni, che non possono usufruire del contratto di apprendistato. Fermo restando che questi provvedimenti vanno verificati alla luce della concreta esperienza (forse la previsione di un solo ultraventinovenne per impresa andrebbe aumentata) e che ovviamente va completato il quadro di riferimento (con la nuova legge sull’apprendistato, che il Consiglio regionale esaminerà a settembre, e con le altre iniziative previste dal Pigi e dal Patto con i giovani) si viene prefigurando quell’insieme di misure che occorrono oggi per combattere il precariato ed offrire una risposta in termini di lavoro a quanti (imprese e giovani disoccupati) hanno già usufruito di misure incentivanti quali borse lavoro e work experience. Misure urgenti ed essenziali, appunto, per aprire una fase nuova e per misurare in concreto il riformismo del centrosinistra e del governo regionale.

Ovviamente le misure di politica attiva del lavoro non sono le uniche necessarie. In una regione come la Basilicata, in cui l’economia è fatta soprattutto di un reticolo di piccole e medie imprese con forti problemi di capitalizzazione, è evidente che a queste misure occorre affiancare quelle altrettanto importanti e tese a favorire l’accesso al credito (in condizioni di parità con le imprese di altri territori) e a promuovere l’internazionalizzazione.

I prossimi mesi saranno quindi decisivi per una regione che intende affrontare a viso aperto una congiuntura economica difficile e carica di crisi industriali, mettendo in campo iniziative coraggiose e nuove. E soprattutto alimentando il confronto politico autunnale e le scelte conseguenti che ci attendono (eventuali verifiche comprese) nel vivo della discussione con le forze sociali. Con l’obiettivo primario di far emergere opportunità di lavoro e di sviluppo per i nostri giovani.

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