L’ approvazione da parte della giunta regionale del disegno di legge sul Sostegno all’Università degli Studi della Basilicata per la promozione di uno sviluppo regionale di qualità è un primo, importante passo verso “La Basilicata che vuole farcela” e che dà concretezza a quell’idea di rendere l’Università più aperta al territorio e più competitiva sul piano nazionale”.

È quanto hanno dichiarato congiuntamente il presidente del gruppo dei Democratici di sinistra in Consiglio regionale, Vincenzo Folino, e Roberto Speranza, responsabile area saperi della segreteria regionale dei Ds.

Oggi, come mai accaduto prima, tocchiamo con mano le difficoltà di un tessuto produttivo non sempre adeguato al ruolo ed alla funzione che la divisione internazionale del lavoro assegna alla nostra Regione e al Mezzogiorno tutto. I fenomeni legati alla globalizzazione chiedono alla politica uno sforzo supplementare. Un salto di qualità che è ormai indispensabile se l’obiettivo è quello di ricollocare positivamente la Basilicata all’interno dell’economia e dei mercati nazionali ed internazionali. Per fronteggiare queste sfide crediamo debba partirsi dalla nostra più grande ricchezza: le risorse umane. Non si può immaginare lo sviluppo della Basilicata se non partendo dal ruolo e della funzione strategica dei tanti talenti presenti sul nostro territorio, dalle intelligenze di giovani donne ed uomini che troppo spesso non hanno l’opportunità di formarsi e qualificarsi a livelli sempre più significativi.

Dobbiamo essere in grado di pensare e progettare dei veri e propri patti formativi locali. La Basilicata ha bisogno di un sistema di formazione istruzione integrata che, attraverso una proficua sinergia tra istituzioni locali, scuola, università, mondo dei saperi e delle imprese sia il vero perno del nostro sviluppo locale.

In questo senso, l’investimento di 3 milioni di euro sul sistema università da parte della Regione, attraverso uno strumento organico quale quello della legge regionale, va senza dubbio nella direzione giusta e può rappresentare uno strumento concreto con cui Regione e Università, attraverso la loro reciproche funzioni ed autonomie, costruiscono un connubio positivo capace di creare sviluppo ed innovazione per il nostro territorio”.

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