Ringraziamento Presidente Consiglio regionale di Basilicata, Vincenzo Folino
- Dettagli
- 20 Aprile 2010
Indice articoli
Signor presidente della Giunta, signore e signori assessori, colleghi consiglieri, desidero innanzitutto ringraziarvi per avermi assegnato il compito impegnativo di presiedere questa Assemblea. Spero di poter svolgere questa funzione con l’equilibrio e con lo stile che si richiede a chi è chiamato ad assumere un ruolo di garanzia, nel pieno rispetto delle prerogative di noi tutti e nell’interesse esclusivo della Basilicata, delle sue istituzioni, dei suoi cittadini. Così come hanno saputo fare le personalità di rilievo che mi hanno preceduto nell’esercizio di questa funzione, fra le quali ritengo doveroso rivolgere un particolare indirizzo di saluto a Filippo Bubbico, a Maria Antezza ed a Prospero De Franchi, che hanno presieduto questa Assemblea nella precedente legislatura. Un ringraziamento a Mattia che ha presieduto la prima parte di questa seduta. Un augurio di buon lavoro al presidente De Filippo e alla nuova Giunta regionale, ed un particolare augurio ai consiglieri neoeletti, che per la prima volta partecipano ai lavori del Consiglio regionale.
Nell’assumere questo incarico il mio primo pensiero va ai lucani che hanno conosciuto il mondo, alle donne ed agli uomini di diverse generazioni che con il proprio lavoro ed i propri sacrifici hanno contribuito al progresso di molte regioni italiane e di molte Nazioni. Dalle persone umili che hanno vissuto la stagione della grande emigrazione, fino ai giovani istruiti e qualificati che hanno avuto successo nei campi più disparati della ricerca scientifica e tecnologica. Tutti accomunati da un comune sentire, dall’affermazione di una identità profonda, che lega la nostra terra alle tante “Basilicate” presenti in ogni parte del mondo.
E’ innanzitutto a loro, alle Associazioni dei lucani che operano in Italia e nel mondo ed ai tanti giovani che ancora oggi sono costretti a cercare altrove il proprio futuro, che noi dobbiamo esprimere il nostro debito di riconoscenza, insieme all’auspicio di poter determinare le condizioni perché questi giovani possano trovare qui in Basilicata il proprio percorso di vita e di lavoro.
Sappiamo tutti che non è facile. Siamo nel pieno di una congiuntura economica che si arricchisce continuamente di nuovi elementi di instabilità, con devastanti crisi finanziarie che possono colpire con particolare forza i territori ed i ceti più deboli. E che si possono evitare, è bene ribadirlo anche in questa sede, solo con la forza dell’Europa unita. Una forza che la politica in genere sembra oggi non avere.
La stessa politica italiana vive tempi molto difficili e non sempre riesce a dare il meglio di se, alimentando fenomeni di sfiducia che trovano un riscontro nel progressivo calo delle percentuali dei votanti alle competizioni elettorali. Una politica attraversata da tensioni e conflitti frutto dell’interminabile fase di transizione che stiamo vivendo, del passaggio dalla stagione dei partiti di massa a quella dei partiti e delle associazioni politiche di oggi, che in molti casi hanno tutta l’aria di non rappresentare un approdo definitivo, ma, appunto, transitorio, a discapito di una percezione nitida e chiara delle posizioni politiche da parte dei cittadini.