Il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, che ha partecipato oggi a Roma alla riunione della Conferenza ed all’incontro con il presidente Napolitano, ha proposto che in tutte le Regioni ci siano iniziative di legge in questo senso

 

Il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vincenzo Folino, è stato ricevuto oggi al Quirinale insieme agli altri presidenti delle Assemblee legislative regionali dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al quale è stato presentato il volume “L’Italia delle Regioni, le Regioni d’Italia”, realizzato su iniziativa della Conferenza dei presidenti in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Il volume raccoglie anche alcune immagini della Basilicata.

 

Successivamente, Folino ha partecipato alla riunione della Conferenza, che ha affrontato il tema dei costi della politica e delle misure della manovra finanziaria, attualmente all’attenzione della Camera dei deputati, che riguardano l’ordinamento delle Regioni italiane. “Condivido pienamente la posizione assunta dalla Conferenza – afferma Folino – che sottolinea come il provvedimento all’esame del Parlamento invade lo spazio di azione dei Consigli regionali, mettendone in discussione l’autonomia e pregiudicando le prerogative costituzionali delle Regioni. Nei prossimi giorni concorderemo con il Cinsero (la Conferenza dei presidenti delle Regioni) una serie di misure per il contenimento dei costi delle istituzioni regionali, ed affronteremo anche il tema dei vitalizi, che a mio parere andrebbero aboliti. Analogamente, ho proposto ai colleghi presidenti di promuovere leggi regionali per l’abolizione dei vitalizio dei parlamentari”.

 

A parere di Folino “l’abolizione del vitalizio dei consiglieri regionali e dei parlamentari, oltre a rappresentare una concreta misura per la riduzione dei costi delle istituzioni in un momento difficile per l’economia dell’Italia e dell’Europa, è una misura necessaria per affermare l’uguaglianza dei cittadini e le funzione transitoria della politica e delle cariche pubbliche. Una funzione che va adeguatamente sostenuta, al di là di ogni populismo, per garantire che ogni persona titolare di un incarico pubblico possa assolvere al proprio compito in piana autonomia. Ma, specialmente in una fase come questa, in cui a tutti vengono chiesti sacrifici, è necessario porre un limite ai costi delle istituzioni”.

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