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L’articolazione e l’intensità del dibattito, le critiche, i ragionamenti che sono venuti fuori oggi, ci dicono che siamo di fronte ad un settore di primaria importanza per lo sviluppo economico della nostra regione. E’ un settore su cui dobbiamo assolutamente puntare, sostenendo il protagonismo delle aziende e delle imprese che operano ed opereranno sempre più nel settore turistico.

Raccolgo con favore i vari ragionamenti fatti e le preoccupazioni espresse, a cui intendo rispondere in senso positivo. Alle obiezioni fatte in primis dal collega Di Lorenzo, penso che i colleghi Fierro e Salvatore abbiano risposto indirettamente in sede di dibattito: noi non stiamo discutendo  per intero della politica del turismo in Basilicata, né del piano turistico regionale di cui si dovrà discutere nelle commissioni, nella Giunta, nel Consiglio, sulla base di una bozza elaborata sul piano tecnico dall’Apt e la cui paternità va attestata in capo al governo regionale e poi al dibattito consiliare.

Stiamo affrontando aspetti particolari, tre provvedimenti assolutamente necessari ma non sufficienti per rispondere in modo adeguato alle esigenze che questo settore ci pone. La riclassificazione delle strutture ricettive (alberghiere ed extra-alberghiere) è assolutamente importante, sia per gli operatori economici sia per i consumatori. Come pure la disciplina del “bed and breakfast”, che è una forma ricettiva sempre più presente, e la legge sul sistema turistico regionale, che è una legge di sistema, non di contenuti. O meglio, ha dei contenuti costituzionali, sottolineati in maniera eccellente dal collega Fierro, cioè i principi di sussidiarietà, di protagonismo degli operatori privati che già adesso vengono sostenuti con azioni di co-marketing, di commercializzazione fatte insieme, sostenute dalla parte pubblica.

Do atto che c’è stato anche un lavoro di miglioramento del testo originale. Si sono fugate delle perplessità che c’erano e si afferma sempre più il principio della sussidiarietà e del protagonismo dei territori. Nel Titolo Primo ridisegniamo e rendiamo più limpidi i compiti e le funzioni di ogni organismo: i Comuni, le Province, la Regione, l’Osservatorio turistico, il tavolo turistico regionale. Definiamo inoltre il piano turistico regionale. Poi c’è il Titolo Terzo, che riguarda le Pro Loco, il loro protagonismo. Infine c’è il casus belli in discussione, cioè l’Agenzia di Promozione Territoriale. Attualmente c’è un’Agenzia di Promozione turistica, che prima del commissariamento aveva un presidente e un direttore ed adesso è concepita come tecnostruttura ed ha unicamente un direttore nominato dalla Giunta che risponde alla Giunta ed al Dipartimento Attività Produttive per tutte le funzioni che sono comunque del Dipartimento Attività Produttive. E’ un’Agenzia di promozione territoriale, perché tutti sappiamo che occorre fare una promozione che non sia solo “turistica”, perché tra le cose da promuovere che possono sollecitare il turismo vi sono anche i prodotti tipici, profili di carattere ambientale e paesaggistico, un insieme di cose.

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