diga di_monte_cotugnoweb

 

La decisione del Governo di finanziare interventi connessi ad Expo 2015 operando la revoca dei fondi assegnati dal Cipe nel 2006 alla Regione Basilicata per l'attrezzamento del settore "G" dello schema Basento - Bradano è grave e penalizzante soprattutto per il territorio del Bradano, per gli operatori economici e per i lavoratori del settore edile.

Chiederemo al Governo i necessari chiarimenti nelle Commissioni parlamentari e cercheremo, anche aderendo all'appello del Presidente della Regione Pittella, di ottenere la soppressione di questa norma, invitando il governo a trovare altre risorse per Expo 2015 o di individuare altre coperture finanziarie per un'opera importante e strategica per la Basilicata quale è quella dell'attrezzamento del settore "G".

E' solo il caso di ricordare a tutti che questa opera, prevista da molti anni, trovò copertura finanziaria da parte del Governo dell'epoca anche in ragione di un giusto equilibrio con il concomitante finanziamento dell'adduttore del cosiddetto "Marascione", teso a rifornire di maggiori risorse idriche la vicina Puglia, nell'ambito di quel federalismo solidale sulle risorse naturali, carta vincente della nostra Regione nel periodo 1995 - 2005, che ovviamente non poteva consentire la realizzazione di una opera necessaria alla Puglia senza aver contemporaneamente attrezzato a fini irrigui il distretto "G" nel nord della Basilicata. Purtroppo mentre l' Ente Irrigazione ha mandato avanti le procedure per la esecuzione dei lavori del Marascione quelle inerenti il settore G sono rimaste ferme fino ad ora.

Apprezziamo e raccogliamo quindi l'appello del Presidente Pittella e lo ringraziamo per aver disposto l'invio, da parte del commissario dell'Ente responsabile (insieme alla Regione) di questo grave problema, il dossier con le valutazioni giuridiche inerenti le conseguenze della revoca del finanziamento. Tuttavia riteniamo necessaria, sia per le corrette relazioni istituzionali che per la efficace risoluzione della questione, l'attivazione di una interlocuzione della Regione con il Governo ed in particolare con il Ministero delle Infrastrutture. In questo contesto assicuriamo come Deputati Pd della Basilicata il nostro pieno sostegno, meglio se valutato e condiviso tra il Governo regionale e tutti i parlamentari lucani.

A differenza della vicenda della legge di stabilità, nella quale, attraverso un blitz di qualche senatore, complice un pezzo del Governo, si era tentato appunto uno scippo a danno dei lucani e delle altre Regioni interessate alle estrazioni petrolifere, questa decisione del Governo, anche ove venisse giustificata per questioni procedurali o formali, non è condivisibile né accettabile sul piano politico per le ragioni sopra esposte.

Riteniamo perciò che l'intera vicenda richiama tutti a responsabilità di fronte ai cittadini con l'obbligo di definire le scelte urgenti e necessarie per evitare danni alle comunità.

 

Potenza, 3 gennaio 2014

Da Twitter